Traduzione in italiano di Daniele Tarini e Francesca Ugolini

Capitolo 19 - Le diverse scuole Nichiren (4)

c) La corrente Nikkō - 2) La dottrina

 

Come abbiamo visto nel capitolo precedente, la trasmissione vitale non è un semplice passaggio di consegne, come avviene nelle aziende quando un capo reparto lascia il suo posto per essere sostituito da un altro.

Si tratta della relazione tra maestro e discepolo, attraverso il quale il maestro (il Buddha) trasmette al discepolo non solo la dottrina, ma anche tutti i misteri dei rituali, nonché il suo stesso stile di vita di cui il discepolo impregna anima e corpo.

Poiché Nichiren Daishōnin ha scelto solo Nikkō Shōnin per succedergli, è naturale che Nikkō Shōnin abbia perpetuato l'insegnamento di Nichiren Daishōnin attraverso la sua corrente, che ora è diventata la Nichiren Shōshū.

Le altre correnti, quindi, non hanno luogo di esistere. Eppure i loro fondatori, volendo sopravvivere nonostante tutto, annaspano e si dibattono come pesci fuor d'acqua. Tuttavia, essendo completamente lontani dalla vera dottrina di Nichiren Daishōnin, propongono ciò che vediamo ancora oggi, ovvero che tutto è permesso.

Ma qual è questa vera dottrina di Nichiren Daishōnin, questa dottrina che gli è propria e che nessuno oltre a Nikkō Shōnin e ai suoi successori ha compreso?

Nichiren Daishōnin la definisce nel modo più chiaro nella Lettera a Jōnin (Jōnin shō - 常忍抄), scritta il 1°ottobre 1278.

"Nel complesso, dovreste tenere a mente quanto segue. Confrontando il Sutra del Loto con gli insegnamenti precedenti e valutando la loro relativa superiorità e profondità, il confronto tra gli insegnamenti che rimangono in una certa dimensione e quelli che si estendono oltre può essere fatto su tre livelli. L'insegnamento di Nichiren rappresenta la terza dottrina. Mentre la prima e la seconda dottrina sono state evocate nel mondo in modo piuttosto vago, come un sogno, la terza non è mai stata evocata. Sebbene Tendai, Miao-lè e Dengyō l'abbiano spiegata in qualche misura, non l'hanno chiarita completamente. Alla fine, l'hanno lasciato per il periodo attuale, l’Ultimo Giorno del Dharma. Questa è l'epoca conosciuta come il Quinto Periodo di Cinquecento Anni".

Non potrebbe essere più chiaro. Eppure nessuna delle cosiddette correnti nichireniste tiene conto di questa preziosa informazione, relegando l'insegnamento di Nichiren Daishōnin a una sorta di "sotto-Tendai", il che conferma l'importanza della trasmissione vitale, perché solo Nikkō Shōnin e i suoi successori hanno compreso, commentato e dato vita alla vera dottrina di Nichiren Daishōnin, la famosa "terza dottrina".

Ma qual è la terza dottrina?

Per quanto riguarda questa terza dottrina, i discepoli di Nichiren, a parte Nikkō Shōnin, hanno generalmente confuso i Tre tipi di aspetti dell'insegnamento di Tendai, che abbiamo già studiato nel capitolo 14, con le tre dottrine proposte da Nichiren Daishōnin. Infatti, pensano che il primo insegnamento di Tendai, "l'Aspetto di fusione o non fusione con la natura e le radici", sia la prima dottrina di Nichiren Daishōnin, che il secondo insegnamento di Tendai, "l'Aspetto continuo o non continuo dell'insegnamento", sia la seconda dottrina di Nichiren Daishōnin e che il terzo insegnamento di Tendai, "l'Aspetto lontano-vicino e non lontano-vicino del maestro e dei discepoli", sia la terza dottrina di Nichiren Daishōnin.

Ma non è questo il caso.

Innanzitutto, è importante sapere che le "tre dottrine" di Nichiren Daishōnin sono in realtà gli ultimi tre confronti che egli fa nel Trattato dell’Apertura degli Occhi: il confronto tra i sutra circostanziali e il Sutra del Loto (1a dottrina), il confronto tra la dottrina effimera e la dottrina originale del Sutra del Loto (2a dottrina) e il confronto tra la dottrina originale a livello di frasi, che risulta rivelare il beneficio del raccolto, e quella a livello profondo di frasi che rivela il beneficio della semina della stessa dottrina originale del Sutra del Loto (3a dottrina).

Nell'estratto della Lettera a Jōnin sopra citato, occorre prestare attenzione alle due espressioni "gli insegnamenti che sono ancora in una certa dimensione", che potrebbe essere più sinteticamente ritradotta come "Insegnamenti dimensionali", che fa pensare che questi insegnamenti siano situati in una certa dimensione specifica e limitata, e "quelli che si estendono al di là", che potrebbe essere sintetizzata anche come "Insegnamenti trascendentali", termine che suggerisce che gli insegnamenti in questione hanno una portata più ampia e raggiungono dimensioni più profonde dei precedenti.

In questo caso, Nichikan Shōnin, il 26° Grande Patriarca della Nichiren Shōshū, commentando le tre dottrine di Nichiren Daishōnin scrisse nella sua esegesi del Trattato sull’Oggetto di Venerazione:

"Per spiegare in modo semplice, direi che, in primo luogo, gli insegnamenti precedenti (al Loto) rimangono ancora in una certa dimensione, mentre la dottrina effimera (del Loto) si estende oltre. Questa è la dottrina del confronto tra il circostanziale e il vero; in secondo luogo, la dottrina effimera rimane ancora in una certa dimensione, mentre la dottrina originale si estende oltre. Questa è la dottrina del confronto tra l'effimero e l'originale; in terzo luogo, il beneficio del raccolto rimane ancora in una certa dimensione, mentre il beneficio della semina si estende oltre. Questa è la dottrina del confronto tra raccolto e semina. Questo è ciò che chiamiamo "i tre aspetti dottrinali della semina". (...) Se guardiamo ai Tre aspetti dell'insegnamento di Tendai, possiamo vedere che i primi due aspetti corrispondono al primo aspetto dottrinale della nostra scuola, mentre il terzo aspetto dottrinale di Tendai, "L'aspetto distante e non distante del Maestro e dei discepoli", corrisponde al secondo aspetto dottrinale della nostra scuola. Se aggiungiamo il paragone tra raccolto e semina, otteniamo i tre aspetti dottrinali della nostra scuola. (...) Quelli delle diverse scuole non sono consapevoli di questa logica e interpretano semplicemente la terza dottrina di Tendai come la terza dottrina del nostro Fondatore Nichiren".

 

È possibile redigere la seguente tabella:

Nichiren Daishōnin, da parte sua, scrive ne I dieci mondi del dharma:

"Quando esaminiamo tutti i sacri insegnamenti impartiti (dal Buddha) durante la sua vita secondo il significato della contemplazione del cuore della dottrina originale del Sutra del Loto, diventa chiaro come prendere un anraka e tenerlo nel palmo della mano. Perché? Perché quando si verifica il grande insegnamento della dottrina effimera, scompaiono i grandi insegnamenti dei sutra precedenti, quando si verifica il grande insegnamento della dottrina originale, scompaiono il grande insegnamento della dottrina effimera e quelli dei sutra precedenti, e quando si verifica il grande insegnamento della contemplazione del cuore, scompaiono tutti i grandi insegnamenti della dottrina originale, della dottrina effimera e quelli dei sutra precedenti. Così, dal superficiale al profondo, l'illusione si trasforma gradualmente”.

Faccio una digressione per spiegare che la parola "Anraka" si riferisce a un frutto, il cui nome è la trascrizione fonetica della parola sanscrita āmra. È anche chiamato āmra o anmora, in riferimento all'albero del mango. Nello Yán xióng yīnyì (延雄音義), il frutto è usato sia come alimento che come medicina, come si legge: "Il frutto è come una noce, il suo sapore è dolce e aspro, e può essere usato per scopi medicinali").

Nichiren Daishōnin mostra qui il grande insegnamento della contemplazione del cuore dividendo gli insegnamenti sacri impartiti dal Buddha durante la sua vita in "Insegnamenti dimensionali" e "Insegnamenti trascendentali", partendo dal superficiale per arrivare al profondo.

Per quanto riguarda l'espressione "contemplazione del cuore" qui utilizzata, Nichikan Shōnin afferma nella sua Esegesi del trattato sull'Honzon dell'osservazione del cuore:

"La dottrina di seminare nel profondo delle frasi è chiamata 'contemplazione del cuore'".

E aggiunge:

"Il Sutra del Loto della contemplazione del cuore non è altro che il Sutra del Loto della semina nella profondità delle frasi".

Nichiren Daishōnin ha usato diversi metodi per dimostrare dove si trovava la sua dottrina, la "terza dottrina", e quale fosse il suo valore. In tutti i casi, sembra che essa rappresenti la meta di tutto il Buddismo. Per farlo, si è servito, ad esempio, delle "cinque serie di confronti" nel Trattato sull'Apertura degli Occhi, che abbiamo già visto, dei "cinque livelli di tre gradi" nel Trattato sull'Honzon dell'osservazione del cuore, che vedremo più avanti, e delle "quattro adozioni e rifiuti" che abbiamo qui nel Trattato sui dieci mondi del dharma.

Il significato delle quattro adozioni e rifiuti nel Trattato sui dieci mondi del dharma è che "il grande insegnamento della contemplazione del cuore" non è altro che la terza dottrina di Nichiren Daishōnin. In questo senso, Nichikan Shonin scrive nel suo Trattato su Le tre trasmissioni segrete:

"I sutra insegnati durante la vita del Buddha sono di quattro tipi: precedenti (al Sutra del Loto), la dottrina effimera, la dottrina originale e le frasi profonde. Esiste una trasmissione segreta per i tre veicoli riguardo a questi quattro tipi. Infatti, poiché i sutra precedenti non rivelano ancora Ichinen Sanzen (Tremila Regni in un Singolo Istante) rimangono all'interno di una certa dimensione. In confronto, la dottrina effimera rivela Ichinen Sanzen. Per questo si estende oltre. Questa è la prima dottrina (di Nichiren Daishōnin), il confronto tra il circostanziale e il vero. In secondo luogo, sebbene la dottrina effimera riveli Ichinen Sanzen (il Buddha non ha ancora abbandonato il suo aspetto effimero per rivelare la sua vera natura), questa non è la vera dottrina di Ichinen Sanzen. Per questo motivo rimane ancora in una certa dimensione. In confronto, la dottrina originale rivela la vera dottrina di Ichinen Sanzen attraverso la presenza reciproca dei dieci mondi, dei cento mondi e dei mille Così. Ecco perché si estende oltre. Questa è la seconda dottrina (di Nichiren Daishōnin), il confronto tra la dottrina effimera e la dottrina originale (del Loto). Infine, sebbene la dottrina originale a livello di frasi riveli il beneficio del raccolto e la vera dottrina di Ichinen Sanzen, questa è ancora solo l'aspetto dottrinale teorico, in altre parole l'effimero all'interno dell'originale. È quindi solo il principio di Ichinen Sanzen e per questo rimane ancora in una certa dimensione. Solo l'unica dottrina originale della semina nelle profondità delle frasi si estende oltre. È la terza dottrina (di Nichiren Daishōnin), il confronto tra il raccolto e la semina. Se gli studiosi imparassero questo, i meriti e i demeriti dei 50 anni di predicazione del Buddha e l'intento originale della quarantina di scritti del nostro Fondatore Nichiren diventerebbero per loro chiari come un pezzo di frutta posto sul palmo della mano".

Questo è il significato della terza dottrina di Nichiren Daishōnin.

 


 

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