Traduzione in italiano di Daniele Tarini e Francesca Ugolini

Capitolo 15 - Da Tendai a Nichiren

All'epoca delle dinastie del Sud e del Nord, nel V e VI secolo, il buddismo cinese era diviso in tre scuole nel Sud e in sette scuole nel Nord.

Il buddismo è nato in India ed è stato trasmesso in Cina senza che i contenuti o le dottrine insegnate nei sutra fossero organizzati e sistematizzati. Per questo motivo, in Cina si procedeva all'analisi degli insegnamenti per giudicare quale sutra fosse superiore agli altri dal punto di vista della dottrina che sviluppava. Così, durante il periodo delle dinastie del Sud e del Nord, apparvero dieci maestri "Tre nel Sud e Sette nel Nord", che fondarono tre scuole a sud del fiume Yangtze e sette scuole nel Nord.

Le tre scuole del Sud erano la Scuola dei Tre Periodi, la Scuola dei Quattro Periodi e la Scuola dei Cinque Periodi.

La prima, la Scuola dei Tre Periodi, fu fondata dal Maestro del Dharma Ji del Tempio del Monte Huqiu.

I tre periodi si riferiscono agli insegnamenti di 1) il periodo delle dottrine del carattere determinato (jp. Usō-kyō - 有相教), cioè il periodo degli Agama Sutra, 2) il periodo delle dottrine prive di caratteri particolari (jp. musō-kyō - 無相教), cioè i sutra del periodo sviluppato, della saggezza e del Loto, e infine 3) il periodo della presenza permanente, cioè il periodo del Sutra del Nirvana.

La Scuola dei Quattro Periodi del Maestro del Dharma Zong-Ai prese i tre periodi precedenti e rimosse il Sutra del Loto dal periodo delle dottrine senza caratteri distintivi, rendendolo un quarto periodo indipendente.

La scuola dei cinque periodi fu creata, tra gli altri, dal maestro del Dharma Fa-Yün che, ai quattro periodi precedenti, aggiunse un quinto periodo i cui insegnamenti screditano e sopprimono il Piccolo Veicolo e lodano e proclamano il Grande Veicolo.

Per quanto riguarda le sette scuole a nord del fiume Yangtze, esse sono 1) la Scuola dei Cinque Periodi, che prende i quattro periodi precedenti e aggiunge l'insegnamento degli uomini e dei cieli, un insegnamento secondo il quale l'osservanza dei cinque precetti permette di nascere nel mondo degli uomini e l'osservanza dei dieci atti di bontà permette di nascere nel mondo dei cieli, e che predica solo il bene mondano. 2) I due insegnamenti Bodairushi, che sono i dodici anni di predicazione del Piccolo Veicolo da parte di Shakyamuni Buddha attraverso gli Agama Sutra, poi il resto degli insegnamenti che rappresentano il Grande Veicolo. 3) La corrente iniziata da Guang-Tong che ha fondato la corrente delle quattro scuole che sono: a) la scuola della condizionalità, basata sul Trattato dell'Abhi-dharma; b) la scuola del Tutto Provvisorio, basata sul Trattato dell'Adempimento della Verità di Harivarman, che afferma che la totalità dei fenomeni è solo un nome provvisorio senza avere alcuna realtà; c) la scuola dell'Aspetto Ingannevole, basata sul Sutra della Perfezione della Saggezza, che insegna che tutti i fenomeni non sono verità e sono solo ingannevoli, essendo tutti vuoti, e d) la scuola della presenza permanente, basata sui Sutra del Nirvana e dell'Ornamento Fiorito, che afferma l'eternità della natura di Buddha, permanentemente presente anche tra gli esseri. 4) Le cinque scuole iniziate dal maestro del Dhama Ji del tempio di Hushen; sono le quattro scuole a cui ha aggiunto la scuola del mondo dei dharma. 5) le sei scuole del Maestro di Dharma An-bin del Tempio Qishe, 6) i due insegnamenti del Maestro di Meditazione delle Terre del Nord (il grande veicolo determinato dai caratteri e il grande veicolo senza caratteri particolari e 7) l'insegnamento unico del Maestro di Meditazione delle Terre del Nord (si tratta della "dottrina del suono unico", secondo la quale tutti gli insegnamenti del Buddha avevano lo stesso contenuto e quindi lo stesso valore.

In questa profusione (e confusione) di correnti e analisi degli insegnamenti del Buddha, la tendenza generale era quella di considerare il Sutra dell'Ornamento Floreale come il Sutra più importante, seguito dal Sutra del Nirvana e, al terzo posto, dal Sutra del Loto.

All'epoca delle tre scuole meridionali e delle sette scuole settentrionali, qual era lo stato di fede della popolazione in generale? Non si affidarono all'immensa compassione e misericordia del Buddha per sollevare l'illusione in cui erano immerse le loro menti e applicare una convinzione incrollabile alle loro vite reali, ma cercarono la felicità e il godimento della vita materiale rivolgendosi a bodhisattva come Maitreya, Avalokitesvara e Ksitigarbha..

Inoltre, le persone non avevano idea che le loro azioni buone e cattive in questa vita fossero direttamente collegate alla loro vita ultraterrena, ma desideravano solo rinascere in questo mondo per godere di nuovo della loro ricchezza e nobiltà. Lo dimostra il fatto che le statue di Buddha e Bodhisattva create in quell'epoca recano incisi i testi dei desideri che ho appena citato e che spiegano il motivo della loro creazione.

Il motivo per cui l'essenza del Buddismo non è stata afferrata e tutte le scuole sono cadute in uno stato di caos è che erano troppo impegnate a tradurre le scritture, mancavano di unità sistematica e non avevano tempo per discernere i principi fondamentali del Buddismo. Fu allora che apparve Zhiyi, il grande Maestro Tendai, che stabilì la dottrina dell'Unico Veicolo del Loto, unica per i Tendai, esponendo i cinque periodi degli insegnamenti del venerato Shakya e stabilendo così la vera intenzione del Buddha. Se consideriamo la dottrina di Zhiyi nel suo complesso, essa è considerata il lignaggio della scuola Tendai fondata dal Bodhisattva Nagarjuna, seguita da Huiwén di Bei-zhai, poi da Huisi di Nányuè e culminante nel grande Maestro Tendai Zhiyi.

Il Grande Maestro Zhiyi è davvero una figura importante del buddismo cinese. Non solo portò il buddismo cinese, allora in preda al caos, al suo punto più alto, organizzandolo e sistematizzandolo e propagando i veri insegnamenti mahayana, ma diede anche un grande contributo alla filosofia cinese della prima età moderna, dando nuova vita ed effervescenza a un mondo di pensiero che si era fermato.

Riassumiamo e diamo una panoramica della dottrina costruita dal grande maestro Zhiyi. Come ho già detto, fino al periodo delle dinastie del Nord e del Sud, quando apparve il grande maestro del Tendai, la comunità buddista in Cina era talmente preoccupata dalla ricezione delle scritture buddiste da trascurare la ricerca organizzativa e soffrire, per così dire, di indigestione e diarrea. Anche coloro che erano venerati per la loro cosiddetta conoscenza sacerdotale avevano una mentalità ristretta, solo coinvolta in ciò che stavano facendo. Ora, in realtà, esiste una grande varietà di esseri che hanno ascoltato gli insegnamenti del Buddha. In questo senso, il Sutra dei sensi infiniti afferma: "Ho capito che la natura e i desideri degli esseri sono diversi. Poiché la natura e i desideri non sono simili, ho predicato il Dharma in vari modi". Come dice il sutra, in realtà non era facile cogliere appieno la vera intenzione del Buddha dall'infinito numero di sutra, dagli insegnamenti più superficiali a quelli più profondi, predicati a seconda della predisposizione degli esseri a cui si rivolgeva.

Il grande maestro Zhiyi, tuttavia, selezionò e analizzò scrupolosamente i contenuti e i valori dell'enorme numero di sutra e formulò i "Cinque periodi e otto insegnamenti" basati sui "Tre tipi di dottrine" visti nel capitolo precedente e giunse alla conclusione che l'essenza del Buddhismo è il Sutra del Loto, che i principi insegnati nel Sutra del Loto rappresentano la vera intenzione del Buddha e che gli insegnamenti dei vari altri sutra sono propaggini del Sutra del Loto. Il motivo per cui fu in grado di confutare completamente i sommi sacerdoti delle dieci scuole settentrionali e meridionali, che all'epoca erano considerati grandi studiosi, è che sperimentò attraverso la pratica il significato profondo del Sutra del Loto e la sua ferma convinzione basata su questa esperienza lo portò a esprimere la sublime dottrina dell’Istante di Pensiero in 3.000 Regni, che sintetizza lo scopo dell'insegnamento e dell'illuminazione del Buddha.

Questa parte dell'insegnamento di Zhiyi è chiamata "la porta della dottrina" (kyōsō mon - 教相門). È lo studio teorico dei sutra e dei trattati. La controparte porta della dottrina è "la porta della contemplazione del cuore" (kanjin mon - 観心門).

La contemplazione del cuore è un'osservazione profonda del Dharma, confrontando la conoscenza e la comprensione ottenute dall'insegnamento con il proprio pensiero. L'insegnamento è "studio oggettivo", mentre la contemplazione del cuore è "pratica soggettiva". La conclusione di Zhiyi, dopo aver letto il Sutra del Loto e averci riflettuto sopra, fu che per diventare un Buddha non è necessario guardare a est per trovare Akshobhya Buddha o a ovest per Amitabha Buddha, perché la Buddità è intrinsecamente contenuta nella mente di ogni persona. Questa è chiamata "la misteriosa legge della mente", il che significa che la vera fonte di liberazione e il misterioso significato dell'universo sono tutti all'interno del nostro corpo, ed è la dottrina del Sutra del Loto che lo apre a tutti gli esseri e permette loro di entrare nell'illuminazione. Questo è ciò che Zhiyi ha sperimentato attraverso le scritture e la pratica.

Dopo la morte di Zhiyi, il suo discepolo Zhang-An Guanding561-632 assunse la direzione della scuola. In seguito, la corrente Tendai si indebolì gradualmente fino alla comparsa del sesto successore di Zhiyi, nella persona di Miaolè Zhanran che, attraverso i suoi commenti alle tre opere principali di Zhiyi sul Sutra del Loto, rivitalizzò la scuola. I suoi successori furono Dao-sui e Sing-man. Successivamente, a partire dalla grande persecuzione antibuddista dell'845 e dai disordini che si verificarono alla fine della dinastia Tang, la scuola cadde in declino. Si divise in due correnti contrastanti e, con il crollo generale del buddismo in Cina iniziato alla fine della dinastia Song, decadde completamente.

All'epoca di Dao-sui e Sing-man, il grande maestro giapponese Dengyō Saichō si recò in Cina per studiare le dottrine Tendai che aveva ricevuto da loro. Tornato in Giappone nell'805, si stabilì nel tempio Enryaku-ji sul monte Hiei, vicino a Kyōto, dove cercò di propagare il Dharma fondando la scuola giapponese Tendai. Il suo successore fu il discepolo Gishin, che lo aveva accompagnato nel suo viaggio in Cina durante il quale aveva svolto il ruolo di interprete e traduttore. Dopo Gishin, anche Jikaku e Chishō si recarono in Cina, ma studiarono in altre scuole e al loro ritorno incorporarono le dottrine esoteriche dello Shingon nella Tendai. Questo sincretismo, noto come Tendai esoterico, fiorì nel periodo Heian (794 - 1185). Si dice che sia stata la matrice di tutte le nuove religioni apparse nel periodo Kamakura (1185-1333).

Il buddismo fu portato in Giappone nel 552, all'epoca dell'imperatore Kinmei, dal re Seong di Baekje (Corea). Si sviluppò in tutto il Paese e le scuole Tendai e Shingon erano dominanti. All'inizio del periodo Kamakura, tuttavia, si affermarono nuove religioni e il Buddismo della Terra Pura divenne popolare tra le classi lavoratrici, mentre le scuole Zen erano preferite dalle élite. Il Sutra del Loto, che era stato definito da Zhiyi come la vera e unica intenzione di Shakyamuni Buddha, fu completamente dimenticato, così come Shakyamuni stesso, tanto che le sue statue furono sostituite da quelle di Amida, Vairocana, ecc.

In quel periodo apparve anche Nichiren. Divenuto monaco all'età di sedici anni in un tempio della scuola esoterica Tendai, intraprese un cammino iniziatico durato quasi vent'anni, durante i quali visitò i principali templi di tutte le scuole del Giappone e ne studiò le dottrine. La sua conclusione fu, come quella di Zhiyi, che il Sutra del Loto era davvero l'insegnamento perfetto di Shakyamuni Buddha, l'unico scopo della sua venuta in questo mondo, e decise di propagarlo, confutando le eresie delle altre scuole. Ecco cosa pensa del grande Maestro Tendai. Nel suo Trattato che apre gli occhi (Kaimoku shō - 開目抄) scrive:

"Solo l’Istante di Pensiero in 3.000 Regni di Tendai (Zhiyi) è il sentiero per la Buddità".

O ancora

"Sebbene la mia saggezza nella comprensione dei principi del Sutra del Loto non sia un decimilionesimo di quella dei grandi maestri Tendai e Dengyō, la mia resistenza alle difficoltà e la mia compassione sono davvero notevoli."

Poiché la dottrina di Nichiren si basa principalmente su quella di Zhiyi, molte persone nel mondo confondono la dottrina Tendai con quella di Nichiren. Pertanto, vorrei menzionare qui le differenze che richiedono particolare attenzione.

Nichiren non ha mai seguito la "dottrina della scuola Tendai". Molte persone nel mondo interpretano il Buddismo nel senso che Shakyamuni Buddha nacque in India e Nichiren apparve in Giappone come un asceta che propagava fedelmente il Sutra del Loto, lo scopo della venuta al mondo di Shakyamuni Buddha, attraverso la dottrina stabilita da Zhiyi, di cui si dice fosse un'estensione. Si tratta di un grave errore, di una valutazione che potrebbe essere definita "daltonica".

Anche se per Zhiyi, come per Nichiren, la finalità degli insegnamenti del Buddismo si trova nella dottrina dell’Istante di Pensiero in 3.000 Regni, ci sono notevoli differenze tra i due.

Queste differenze derivano già dalla nozione di tempo. Infatti, nell'introduzione al suo Trattato sulla selezione del tempo, Nichiren afferma: "Il percorso di apprendimento del Buddismo passa inevitabilmente attraverso lo studio del tempo".

In vari sutra, Shakyamuni definisce il futuro dopo la sua estinzione in tre periodi: il periodo della Correttezza del Dharma (jp. Shōbō), il periodo della Sembianza del Dharma (jp. Zōbō) e il periodo della Fine del Dharma (jp. Mappō). Qui "dharma" significa "insegnamento".

Il Periodo della Rettitudine era il periodo in cui l'insegnamento di Shakyamuni veniva trasmesso correttamente e i praticanti potevano raggiungere l'illuminazione. Nel periodo della Sembianza, le capacità degli esseri riguardo all'insegnamento del Buddha divennero inferiori a quelle degli esseri della Rettitudine. Tuttavia, mentre l'insegnamento del Buddha veniva trasmesso in modo formalistico, il fervore nel praticare il Dharma assomigliava a quello della Rettitudine e portava benefici. Per quanto riguarda il periodo della Fine del Dharma, questo è il momento in cui l'insegnamento di Shakyamuni perse tutti i suoi benefici.

La durata di ciascuno di questi tre periodi varia a seconda dei sutra. Tuttavia, si ritiene generalmente che il periodo della Correttezza del Dharma sia durato mille anni, così come il periodo della Sembianza. Il periodo della Fine del Dharma, invece, è eterno.

Il Sutra del Grande Raduno (sk. Maha sannipata sutra, jp. Daishū kyō), divide il tempo in cinque periodi di cinquecento anni ciascuno. Il primo periodo di cinquecento anni dopo l'estinzione di Shakyamuni è chiamato "Periodo di sicura liberazione" (jp. Gedatsu kengo). Questo era un periodo in cui si poteva diventare un Buddha attraverso l'insegnamento di Shakyamuni. Il secondo è chiamato "Periodo di concentrazione certa" (jp. Zenjō kengo). Questo era un periodo in cui si poteva diventare Buddha attraverso la meditazione. Il terzo è chiamato "Periodo di lettura, recitazione e studio" (jp. Dokuju tamon kengo). In questo periodo si svilupparono la lettura e la recitazione dei sutra, lo studio delle dottrine e i dibattiti. Il quarto è chiamato "Periodo di costruzione certa di molti stupa e templi" (jp. Tazō tō ji kengo). In questo periodo furono costruiti molti templi e pagode. Infine, il quinto e ultimo periodo di cinquecento anni è chiamato "Periodo di lotte e dibattiti in cui il Dharma bianco si nasconde e muore" (jp. Tōjō kengo, byaku hō on-motsu). Questo è il periodo in cui le lotte e le dispute sono feroci e il dharma bianco (l'insegnamento illuminante di Shakyamuni) si spegne e non porta più benefici. Se applichiamo i cinque periodi di cinquecento anni ai tre periodi di Rettitudine, Sembianza e Fine del Dharma, i primi due (periodi di liberazione certa e di concentrazione certa) corrispondono al periodo di Rettitudine. I due successivi (periodi di lettura, recitazione ed erudizione e di costruzione di molti stupa e templi) corrispondono al periodo della Sembianza. L'ultimo, il Periodo di Lotte e Dibattiti in cui il Dharma Bianco si nasconde e svanisce, si applica all'inizio della Fine del Dharma.

Nel Trattato sulla selezione del tempo, Nichiren ripete questa definizione:

"Nel Sutra del Grande Raduno, il venerato del mondo con grande illuminazione definisce il futuro dopo la sua estinzione per il Bodhisattva del Cesto della Luna. Dice: "Dopo la mia estinzione e il mio passaggio, cinquecento anni vedranno una certa liberazione, i successivi cinquecento anni vedranno una certa concentrazione (mille anni). I prossimi cinquecento anni vedranno alcune letture, recitazioni e studi, i prossimi cinquecento anni vedranno la costruzione certa di molti stupa e templi (duemila anni). Nei prossimi cinquecento anni si svolgeranno lotte e dibattiti e il dharma bianco si nasconderà e morirà".

Questa analisi del futuro dopo l'estinzione di Shakyamuni mostra che con il tempo la vita degli esseri si contamina e le loro capacità diminuiscono. Si possono considerare diverse ragioni per questo fenomeno. Più ci allontaniamo dal tempo di Shakyamuni, più gli esseri che appaiono hanno un legame tenue con il suo insegnamento. In secondo luogo, con lo sviluppo della politica e il progresso della civiltà, l'avidità, l'ira, la follia e l'orgoglio si rafforzano, portando alla corruzione delle azioni degli uomini, a causa delle deviazioni della loro mente.

Un altro motivo è che esistono due categorie di esseri in base alla loro predisposizione. Ci sono quelli che "possiedono già il bene in origine" (Hon-i uzen - 本已有善) e quelli che "non possiedono ancora il bene in origine" (Hon-mi uzen - 本未有善). La parola "bene" qui si riferisce alla semina tramite l'ascolto del Sutra del Loto. Le persone nate nei periodi della Rettitudine del Dharma e della Sembianza hanno tutte un legame con Shakyamuni Buddha, dal quale hanno ricevuto il seme in un lontano passato. Questo seme maturò nel corso del tempo e il suo raccolto (risveglio) ebbe luogo durante i periodi di vita di Shakyamuni e i successivi periodi della Correttezza e della Sembianza. Tuttavia, le persone apparse nel periodo della Fine del Dharma (noi) non hanno mai ricevuto la semina e quindi non hanno alcun legame con Shakyamuni Buddha. Pertanto, anche se praticassimo tutti gli insegnamenti e i sutra di Shakyamuni, non ci sarebbe alcun effetto della Buddità. Sarebbe come innaffiare un campo seminato senza semi e che, quindi, non produrrebbe alcun raccolto, pur essendo fertile.

Pertanto, noi che siamo nati nel periodo della Fine del Dharma siamo condannati a non diventare mai Buddha? Almeno questa era l'idea prevalente all'epoca di Kamakura in Giappone. È qui che entra in gioco Nichiren. Riprendendo l'analisi di Zhiyi sul Sutra del Loto, si spinge oltre. Secondo Zhiyi, il Sutra del Loto è superiore ai sutra precedenti e la dottrina originale (seconda parte) del Sutra del Loto è superiore alla sua dottrina effimera (prima parte). Per Nichiren, l'intero Sutra del Loto è destinato a coloro che sono presenti nei periodi della vita di Shakyamuni e nei due millenni successivi alla sua estinzione, ossia i periodi della Rettitudine del Dharma e della Sembianza. Per lui, la verità, la semina degli esseri della Fine del Dharma si trova "nel profondo delle frasi del singolo capitolo 'Durata della vita' (16°) della dottrina originale del Sutra del Loto". Nel suo Trattato che apre gli occhi, fa una serie di cinque paragoni.

Il primo è il confronto tra il sentiero interiore e il sentiero esteriore, in cui il Buddismo si riferisce a sé stesso come sentiero interiore, mentre tutti gli altri insegnamenti, religioni, pensieri sono indicati come sentiero esteriore. Il confronto tra questi due percorsi è il mezzo per determinare la superiorità o l'inferiorità di uno rispetto all'altro.

Di norma, la visione della vita e del mondo secondo le dottrine non buddiste non considera la vita stessa basata sulla via di mezzo, ma piuttosto su affermazioni arbitrarie senza giustificazione logica. Un esempio è l'idea che gli esseri umani esistano solo quando sono in vita e non abbiano un passato prima della nascita né un futuro dopo la morte. Nel buddismo questa visione è chiamata "impermanenza", che nega l'esistenza della causalità.

L'esempio opposto è l'idea che gli esseri umani e gli altri esseri viventi abbiano un'esistenza immutabile, chiamata ego individuale, da cui la spiegazione dell'anima dopo la morte, una visione chiamata "permanenza" nel buddismo. Questi due punti di vista errati fanno entrambi parte delle visioni estreme del sentiero esterno. Si manifestano in visioni imprecise del sé e del mondo, che negano la legge di causalità e predicano una causalità parziale e distorta.

Le cose nei mondi del dharma dell'universo sono sempre stabilite dalla legge di causa ed effetto. Il materialismo, invece, afferma che la materia è la sostanza e che tutto è un fenomeno che si manifesta attraverso l'evoluzione della materia. Ma poi, ciò che ha fatto la materia, si dice, è l'esistenza fondamentale della materia. Collocare un essere primordiale specifico in questo modo va contro la legge di causa ed effetto.

Il cristianesimo è un po' come il materialismo in questo senso. Dice che tutto è stato creato da Dio, che è fondamentale e non creato.

Quindi dire che la materia è l'origine di tutto o dire che è Dio, sono entrambi pregiudizi che ignorano la legge di causalità.

D'altra parte, il buddismo spiega l'apparizione e la scomparsa dei dharma in termini di causalità, che è correttamente compresa sia dal punto di vista interiore che esteriore. È quindi arbitrario affermare l'esistenza di un essere assoluto senza tenere conto del principio di causa ed effetto.

Inoltre, dimostra che la fortuna e la sfortuna nella vita non sono mai naturali o fortuite, ma che le retribuzioni presenti sono dovute a cause passate e le retribuzioni future sono dovute a cause presenti.

Nel Trattato sull'apertura degli occhi, Nichiren dimostra la differenza tra il sentiero esteriore e quello interiore trattando il confucianesimo e l'induismo. Il confucianesimo stabilisce la causalità solo per la vita presente, ma non coglie la causalità delle fasi passate e future della lunga trasformazione della vita. Da parte loro, le filosofie religiose indiane, basandosi principalmente sui Sei Maestri della Via Esterna, propongono o rifiutano varie teorie della causalità, tutte basate su punti di vista errati che perdono di vista il vero principio di causalità e quindi non possono portare alla giusta liberazione.

Solo il buddismo insegna una visione olistica della vita nell'universo e del mondo dei dharma. Fornisce linee guida per la vita basate su una corretta visione della causalità che chiarisce il passato, il presente e il futuro nelle tre fasi. Il confronto tra il percorso interno e quello esterno determina quindi la superiorità del primo sul secondo.

Il secondo confronto illuminante del Trattato è quello tra il Veicolo Maggiore e il Veicolo Minore.

Il Veicolo Minore, o Hinayana, è una dottrina che conduce gli uditori e i risvegliati dalle condizioni, che cercano solo la propria salvezza, all'effetto minore di "annientamento della saggezza e riduzione del corpo in cenere" (keshin metschi - 灰身滅智). Al contrario, il Mahayana è la dottrina che porta i bodhisattva alla propria salvezza, contemporaneamente alla salvezza degli altri, ottenendo il grande frutto dell'illuminazione senza un superiore.

Il terzo confronto è quello tra i sutra circostanziali e il vero sutra (il Loto). I sutra circostanziali sono insegnamenti dati su base provvisoria e non rappresentano la vera intenzione del Buddha. Il vero sutra, invece, lo esprime perfettamente.

Nel confronto tra i sutra circostanziali e i veri sutra, Nichiren utilizza i Cinque Periodi e gli Otto Insegnamenti di Zhiyi. Gli Otto Insegnamenti sono, ricordiamo, l'Insegnamento del Cesto, l'Insegnamento Comune, l'Insegnamento Particolare e l'Insegnamento Perfetto per quanto riguarda il loro contenuto, e l'Insegnamento Sotterraneo, l'Insegnamento Segreto e l'Insegnamento Indeterminato per quanto riguarda la metodologia dell'insegnamento.

Tutto il Buddismo è stato insegnato dalla combinazione di questi otto insegnamenti.

 

Da questo diagramma risulta che solo il Sutra del Loto è l'insegnamento esclusivamente perfetto, che non comprende mezzi provvisori, ed è quindi l'unico Sutra in grado di condurre gli esseri al raggiungimento della Buddità. Zhiyi, basandosi sui dieci Così del capitolo sui Mezzi di questo Sutra, stabilisce la dottrina dell’Istante di Pensiero in 3.000 Regni.

Questa è la fine della teoria di Zhiyi, ma Nichiren si spinge ancora più in là; nel suo Trattato che apre gli occhi, afferma:

"La dottrina dell’Istante di Pensiero in 3.000 Regni, solo nel Sutra del Loto, nel capitolo Durata della Vita, nella profondità delle frasi della dottrina originale, è nascosta e sepolta.

Per la traduzione ho mantenuto l'ordine delle parole giapponesi, perché questo ordine è importante. Infatti, è necessario capire che in questa frase la parola "solo" è legata alle tre proposizioni che la seguono. Vale a dire, "solo nel Sutra del Loto, che elimina tutti i sutra precedenti e si riferisce quindi al confronto tra i sutra circostanziali e il vero sutra". In secondo luogo, "solo nella sua dottrina originale", che indica il quarto confronto, tra la dottrina originale e la dottrina effimera del Sutra del Loto. Infine, "solo nella profondità delle frasi della dottrina originale è nascosta e sepolta". È qui che compare il quinto confronto, tra il Sutra del Loto "a livello di frasi" (monjō文上) e "il profondo delle frasi" (montei - 文底) di questo sutra. Questo paragone è chiamato "paragone tra semina e raccolto" e rappresenta la vera dottrina di Nichiren.

Per diventare un Buddha, un essere deve prima ricevere il seme della Buddità. Per gli esseri legati a Shakyamuni Buddha, questa semina è avvenuta in un passato infinitamente lontano, chiamato passato dei "cinquecento grani di polvere dell'eone" (gohyaku jinten gō).  Successivamente, questo seme maturò, soprattutto nel passato prossimo dei "tremila grani di polvere dell'eone" (sanzen jintengō), per poi maturare al tempo della predicazione del sedicesimo capitolo del Sutra del Loto, durante il quale poterono raccogliere il frutto della Buddità. Ma questo processo era quello degli esseri collegati a Shakyamuni Buddha, che possedevano già il bene all'inizio" (Hon-i uzen). Per noi, esseri della Fine del Dharma che non possediamo originariamente il bene" (Hon-mi uzen), la semina avviene nella profondità delle frasi del capitolo della Vita del Sutra del Loto.

Zhiyi stabilì che questo capitolo rivelava per la prima volta la causa dell'illuminazione, l'effetto della Buddità e la dimora di Shakyamuni Buddha. In breve, queste tre meraviglie appaiono insieme sotto forma di frasi: "In origine ho praticato le austerità dei bodhisattva e la longevità che ho ottenuto" (Ga hon gyō bosatsu dō). Sho jō jumyō. - 我本行菩薩道。 所成壽命。) per la causa "da quando ho realizzato l'illuminazione è passato molto tempo" (ga jōbutsu irai. Jindai kuon - 我成佛已來。甚大久`) per effetto e "sono sempre stato in questo mondo di resistenza predicando e convertendo" (Ga jō zai shi. Shaba sekai. Sep'pō kyōke - 我常在此。娑婆世界。説法教化。) per il luogo di residenza del Buddha.

Per Nichiren, queste frasi nascondono nel profondo il vero scopo della comparsa di un Buddha in questo mondo, cioè i tre grandi Dharma esoterici. Nel capitolo dei Mezzi del Sutra del Loto, si legge:

"I venerati Buddha del mondo appaiono al mondo solo grazie a un'unica grande opera".

In questa frase, "unico" si riferisce all'Honzon della dottrina originale, perché non ne esistono due al mondo. "Unico" rappresenta anche il vero aspetto dei Dharma. "Grande" si riferisce alla piattaforma dei precetti (Kaidan) della dottrina originale. È grande perché è superiore alle piattaforme dei precetti degli insegnamenti provvisori e della dottrina effimera del Sutra del Loto e anche perché deve essere costruita nel luogo più sublime. "Opera " si riferisce al Daimoku della dottrina originale. Si chiama "opera " perché non è più la pratica teorica dei Tendai, ma la pratica concreta.

La radice di questi tre grandi dharma esoterici è l'Honzon della dottrina originale che li contiene tutti e tre.

Tornando alla causa, all'effetto e al territorio originali del capitolo sulla durata della vita, "in origine ho praticato le austerità dei Bodhisattva" si riferisce alla pratica e "la longevità che ho ottenuto" si riferisce alla fede che sostituisce la saggezza. Questa frase contiene quindi il significato del Daimoku della dottrina originale.

Nella frase "Da quando ho realizzato l'illuminazione", "io" si riferisce al corpo del Dharma del Buddha, "illuminazione" si riferisce alla saggezza infinita del corpo di retribuzione del Buddha, e "da quando", che può essere diviso in "da", che indica il passato, e "allora", che indica il futuro, con il presente in mezzo, si riferisce alla compassione del corpo di comunicazione del Buddha che appare a seconda delle circostanze. Poiché "un tempo molto lungo è passato" è il Buddha dei tre corpi originali, la sua espressione ultima, è il Buddha a tre corpi senza artifici fin dall'inizio dell'origine remota ed estesa (kuon ganjo), in altre parole, l'Honzon della dottrina originale.

"Sono sempre stato in questo mondo di resistenza predicando e convertendo" si riferisce al luogo di attività del Buddha, il luogo dove risiede l'Honzon, in altre parole, il grande Santuario della dottrina originale.

In altre parole, la profondità delle frasi del capitolo sulla durata della vita contiene i tre grandi Dharma esoterici che sono in grado di far raggiungere la Buddità a tutti noi esseri della Fine del Dharma, originariamente privi di bene.

Quando Nichiren parla di "Honzon", non si tratta di un Honzon qualsiasi.

Nelle Difficoltà del Santo (Shōnin gonanji - 聖人御難事), Nichiren scrive:

"Rivolto a sud, nel santuario del Buddha del padiglione di tutti i Buddha nel tempio chiamato Seichōji, all'ora del cavallo, ho parlato per la prima volta di questa dottrina. Sono ormai ventisette anni in questo secondo anno di Kōan, l'anno della lepre, il segno della terra più giovane. Il Buddha ha impiegato più di quarant'anni, il grande maestro dei Tendai più di trent'anni, il grande maestro Dengyō più di vent'anni per realizzare lo scopo della loro venuta in questo mondo. Non è necessario menzionare le difficoltà che hanno incontrato. Li ho già citati. Per me ci sono voluti ventisette anni. Le prove che ho sopportato sono quelle che conoscete.

È quindi evidente che lo scopo della venuta di Nichiren in questo mondo è la realizzazione dei tre grandi dharma esoterici attraverso l'iscrizione dell'Honzon "del secondo anno di Kōan" (1279), cioè il Dai Gohonzon custodito nel Taisekiji, il tempio principale della Scuola Nichiren Shōshū, la materializzazione del principio dell’Istante di Pensiero in 3.000 Regni.

Per concludere questo capitolo, dirò che l'obiettivo della pratica buddista è diventare Buddha.

Ora, il processo di illuminazione richiede innanzitutto la semina del seme della Buddità nel campo spirituale degli esseri comuni. Questo seme deve poi maturare prima di poter essere raccolto e ottenere il frutto della Buddità.

La maturazione richiede un'ascesi incessante, mentre l'aspirante Buddha si evolve attraverso un percorso di cinquantadue gradi.

Secondo l'insegnamento particolare e l'insegnamento perfetto, il bodhisattva del grande veicolo, dopo aver portato il pensiero dell'illuminazione, deve accumulare le pratiche che lo portano al frutto della Buddità. Il suo sviluppo avviene in cinquantadue gradi che sono i dieci gradi della fede, i dieci gradi della stazione, i dieci gradi della pratica, i dieci gradi del trasferimento, i dieci gradi della terra, il risveglio uguale e il risveglio meraviglioso.

Nei sutra precedenti, questo processo richiedeva un'ascesi continua, vita dopo vita, per molti, molti eoni.

 

Per Zhiyi, questo processo di cinquantadue gradi si svolge in una sola vita. Ora, è importante sapere che la pratica di Zhiyi era composta da pratiche ausiliarie e pratiche principali.

Le pratiche ausiliarie, preparatorie alle pratiche principali, erano composte dai venticinque Mezzi, divisi in cinque categorie di cinque soggetti da coltivare o padroneggiare per prepararsi a una seria ascesi di contemplazione:

1. Soddisfare cinque condizioni: osservare i precetti, preparare un minimo di cibo e vestiti, risiedere in un luogo tranquillo e appartato, porre fine a tutte le responsabilità mondane e avvicinarsi a un "buon amico".

2. Rinunciare (limitare e controllare) i desideri sensuali di forma, suono, odore, gusto e tatto.

3. Rifiutare i cinque ostacoli dell'avidità, della rabbia, della pigrizia, della vergogna e del dubbio.

4. Regolarizzare l'alimentazione, il sonno, il corpo, il respiro e la mente.

5. Cinque pratiche aggiuntive riguardanti i desideri, la diligenza, la consapevolezza, l'abile saggezza e l'unicità di pensiero.

Una volta soddisfatte queste condizioni, si possono affrontare le quattro ascesi principali, che consistono nel Samadhi (meditazione) seduto costante, che consiste nel sedersi in silenzio e solennemente davanti al Buddha per novanta giorni per unificare la mente e contemplare i mondi dei Dharma. La seconda ascesi era il samadhi della camminata costante, che consisteva nel camminare intorno alla statua di Amitabha Buddha per un periodo di novanta giorni, recitando il suo nome e invocandolo internamente per vedere il Buddha. Il terzo ascetismo era il samadhi mezzo seduto e mezzo camminato, che consisteva nella combinazione di samadhi seduto e camminato e, infine, il samadhi né seduto né camminato, che consisteva in tutte le altre pratiche, indipendentemente dalla condotta del corpo, diverse dai tre tipi sopra menzionati, mirando alla perfezione del sentiero del Buddha attraverso la coltivazione della contemplazione in tutti gli aspetti della vita, contemplando ogni pensiero che sorge nella mente. Questo ascetismo è chiamato anche "Samadhi dei pensieri illuminati" e "Samadhi del perseguimento dei propri pensieri".

Queste pratiche permettevano di alimentare la natura di Buddha, cioè la nona coscienza nel cuore del praticante, e gli consentivano di diventare un Buddha in questo corpo, in questa vita.

Va da sé che queste pratiche (Kanjin) sono impraticabili per noi oggi, da un lato perché non avremmo più una vita sociale e dall'altro perché sarebbero inutili, in quanto non siamo più nel periodo della Sembianza del Dharma in cui visse Zhiyi e non abbiamo ricevuto la semina.

Pertanto, Nichiren incise il Dai Gohonzon dicendo che ricevere e conservare questo Gohonzon equivaleva a praticare la contemplazione del Cuore. Nel suo Trattato sull'Honzon, scrive:

"Per coloro che non conoscono l’Istante di Pensiero in 3.000 Regni, il Buddha, ispirato da grande compassione, avvolse questo gioiello in cinque ideogrammi (del Meraviglioso Dharma = il Dai Gohonzon) che appese al collo degli esseri infantili della Fine del Dharma".

Da quel momento in poi, la fede nel Gohonzon, unita alla pratica del Daimoku (Nam Myōhōrengekyō), permette ai poteri del Buddha e del Dharma presenti in questo Gohonzon di agire e anche noi diventiamo Buddha da questo corpo.

 

Tuttavia, ciò che ho appena spiegato corrisponde agli insegnamenti della Scuola Nichiren Shōshū. Va notato che esiste un gran numero di altre scuole Nichiren, che non dicono tutte la stessa cosa. Alcuni, ad esempio, considerano l'insegnamento di Nichiren come l'estensione dell'insegnamento Tendai. Vedremo queste scuole nel prossimo capitolo.

 

 

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